Risoluzione CM/ResCMN(2017)4 sull’attuazione della Convenzione Quadro per la Protezione delle Minoranze Nazionali da parte dell’Italia

(Adottata dal Comitato dei Ministri il 5 luglio 2017 alla 1291st riunione dei Deputati dei Ministri)

Il Comitato dei Ministri, ai sensi degli articoli da 24 a 26 della Convenzione Quadro per la Protezione delle Minoranze Nazionali (di seguito "Convenzione Quadro”);

Vista la Risoluzione Res(97)10 del 17 settembre 1997 contenente le norme adottate dal Comitato dei Ministri sul regime di monitoraggio di cui agli articoli da 24 a 26 della Convenzione Quadro;

Vista la regola di voto adottata nell'ambito della Risoluzione Res(97)10 1; Visto lo strumento di ratifica, presentato dall’Italia il 3 novembre 1997;

Ricordato che il Governo italiano ha trasmesso il Rapporto statale per il IV ciclo di monitoraggio il 12 marzo 2014;

Esaminata la IV Opinione del Comitato Consultivo, adottata il 19 novembre 2015; Adotta le seguenti conclusioni riguardo all’Italia:

Le Autorità sono invitate a dare seguito alle osservazioni e alle raccomandazioni contenute nelle sezioni I e II della IV Opinione del Comitato Consultivo. In particolare esse dovrebbero adottare le seguenti misure per migliorare ulteriormente l’attuazione della Convenzione Quadro:

Raccomandazioni per un’azione immediata2

  • adottare misure urgenti per elaborare ed adottare senza ritardo uno specifico quadro legislativo, al livello nazionale, per la protezione delle comunità Rom, Sinti e Camminanti, con adeguata consultazione di rappresentanti di tali comunità in tutte le fasi del processo; fare sostenuti ed effettivi sforzi per prevenire, combattere e punire le disuguaglianze e le discriminazioni subite da persone appartenenti a comunità Rom, Sinti e Camminanti, particolarmente le donne e le ragazze; migliorare le condizioni di vita di persone appartenenti a tali comunità, in particolare creando condizioni che consentano ai residenti di uscire dai campi comunemente chiamati “campi nomadi” (sia autorizzati, sia non autorizzati) in abitazioni sociali; garantire che tutti i bambini Rom, Sinti e Camminanti, indipendentemente dallo status, abbiano pieno accesso e piena inclusione nell’educazione obbligatoria; adottare risolute misure per combattere abbandono scolastico e sottosviluppo;
  • rivedere senza ritardo le competenze e lo status dell’Ufficio per la Promozione di Eguale trattamento e per la Lotta contro la Discriminazione razziale (UNAR) con attenzione al rafforzamento delle sue competenza e continuare a mettere a disposizione tutte le risorse necessarie per operare efficacemente ed indipendentemente, in accordo con i Principi di Parigi;
  • migliorare l’accesso delle persone appartenenti alle minoranze nazionali, incluse quelle numericamente più piccole, a programmi radio-televisivi particolarmente rilevanti per loro; continuare a supportare sviluppo sostenibile di media a stampa nelle lingue minoritarie;
  • fornire adeguati finanziamenti per l’insegnamento delle/nelle lingue minoritarie ed assicurare adeguate dotazioni di insegnanti qualificati e di libri di testo; porre particolare attenzione alle esigenze delle persone appartenenti alle minoranze numericamente più piccole;

Altre raccomandazioni3

  • promuovere attitudini di tolleranza e rispetto da parte della maggioranza della popolazione ed accrescere gli sforzi per combattere ogni forma di intolleranza, razzismo, xenofobia ed odio; adottare ulteriori misure legislative ed attuare politiche per combattere manifestazioni razziste, anche nei media, negli eventi sportivi e nell’arena politica;
  • consultare i rappresentanti di Rom, Sinti e Camminanti, incluse le donne, in ogni progetto ed attività loro concernenti, in particolare in quelli nell’ambito della Strategia Nazionale per l’Inclusione delle Comunità Rom, Sinti e Camminanti 2012-2020, ai livelli nazionale, regionali e locali;
  • aumentare i finanziamenti per progetti finalizzati a mantenere e sviluppare l’eredità culturale delle minoranze linguistiche; riservare particolare attenzione alle esigenze effettive delle persone appartenenti alle minoranze numericamente più piccole;
  • attuare sforzi sostenuti per promuovere l’uso delle lingue minoritarie da parte di persone appartenenti alle minoranze nei rapporti con le autorità amministrative locali; assicurare che sportelli linguistici vengano aperti in tutti i comuni interessati e che a tali sportelli vengano assegnate adeguate risorse finanziarie ed umane per operare in modo efficace;
  • rivedere le procedure per la nomina di rappresentanti delle minoranze nazionali nell’ambito del Comitato Tecnico istituito per l’attuazione della L. 482/1999 onde garantire i legittimi interessi di tutte le minoranze linguistiche storiche riconosciute; rivedere la composizione del Comitato Tecnico al fine di dare maggiore espressione ai rappresentati delle minoranze sulle questioni che le riguardano e garantire l’equilibrio di genere nell’ambito del

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1 Nel contesto dell'adozione della risoluzione Res (97)10 del 17 settembre 1997, il Comitato dei Ministri ha inoltre adottato la seguente regola: "Le decisioni di cui agli articoli 24.1 e 25.2 della Convenzione Quadro sono considerate adottate se due terzi dei rappresentanti delle Parti contraenti che votano, compresa la maggioranza dei rappresentanti delle parti contraenti che hanno diritto di sedere al Comitato dei Ministri, votano a favore ".

2 Le raccomandazioni che seguono sono elencate nell'ordine dei corrispondenti articoli della Convenzione Quadro

3 Le raccomandazioni che seguono sono elencate nell'ordine dei corrispondenti articoli della Convenzione Quadro